Servizi di ingegneria e consulenza ambientale a soggetti privati e pubblici per:
- Bonifiche ambientali D. Lgs. 152/06 con esperienza concretizzatasi in oltre 150 progetti di cui numerosi riferentesi a interventi all’interno di SIN (Siti di Interesse Nazionale) e SIR (Siti di Interesse Regionale) con raggiungimento di collaudi favorevoli;
- Analisi di rischio;
- Procedure Via/Esclusione VIA a livello nazionale/regionale – Procedure PAUR;
- PUT (Piano di utilizzo delle terre e rocce da scavo DPR 120/17);
- PAC (Piani ambientali di cantiere) per grandi opere;
- Iter ambientali (AIA, AUA, screening, Valutazioni di Incidenza, ecc.)
- Piani di monitoraggio ambientale (PMA).
- Attività legate ad acquisizioni e dismissioni (Due diligence ambientali, valutazione passività, ecc.)
- Consulenze strategica generale in materia ambientale
L’indagine di caratterizzazione ambientale è svolta sulle matrici ambientali (suolo e falda) ai sensi della Parte quarta, Titolo V del D.Lgs. 152/06.
L’indagine ha lo scopo di investigare le matrici ambientali con la finalità di:
- individuare l’eventuale presenza di rifiuti/riporti/terreni contaminati,
- individuare gli inquinanti presenti e le loro concentrazioni,
- indentificare la presenza di potenziali sorgenti di contaminazione del sottosuolo e stimare l’eventuale contaminazione da queste causata,
- stimare dal punto di vista economico eventuali passività ambientali,
- valutare le conseguenti strategie operative.
In caso di supero rilevato delle CSC il soggetto responsabile oppure il soggetto interessato non responsabile è tenuto a presentare il documento di analisi di rischio.
L’Analisi di rischio sito specifica, introdotta dal D.Lgs. 152/06, viene redatta in caso di superi delle CSC rilevate in fase di caratterizzazione al fine di determinare le Concentrazioni Soglia di Rischio (CSR).
L’analisi di rischio si basa sull’acquisizione in campo e l’utilizzo di parametri caratteristici del sito indagato in modo da:
- Conoscere lo stato di contaminazione del sito
- Valutare l’esistenza di rischio nei confronti dei fruitori del sito causato dalla contaminazione rilevata;
- Fissare gli obiettivi di un’eventuale azione di bonifica (CSR).
In funzione degli esiti della caratterizzazione e dell’Analisi di rischio si procede all’elaborazione del Progetto di bonifica.
In particolare viene fatta un’analisi comparativa tra le diverse tecnologie potenzialmente applicabili al caso specifico tenendo conto di:
- Grado di sviluppo della tecnologia
- Applicabilità tecnica in sito e all’inquinamento presente
- Necessità di test preventivi o indagini preliminari per la corretta progettazione
- tempi di esecuzione degli interventi,
- costi di realizzazione a parità di efficacia.
Le diverse tecnologie applicabili saranno valutate in modo da:
- favorire gli interventi in situ e on-site rispetto agli interventi ex situ e off- site,
- minimizzare la produzione e la gestione di terreno potenzialmente contaminato,
- minimizzare gli impatti ambientali dovuti alla movimentazione dei terreni contaminati sia in termini di dispersione di polveri che di traffico veicolare.
Il Direttore dei Lavori è preposto al controllo tecnico, contabile ed amministrativo dell’esecuzione dell’intervento affinché i lavori siano eseguiti a regola d’arte ed in conformità al progetto, al contratto e al crono programma dell’impresa.
Il direttore dei lavori in estrema sintesi:
- verifica il progetto e la documentazione tecnica e amministrativa dell’opera
- accetta i materiali da utilizzare per la realizzazione delle opere
- controlla i materiali con prove in situ, verifiche delle relative certificazioni, collaudi
- redige la contabilità dei lavori e la documentazione per la liquidazione degli stati avanzamento lavori
- predispone la documentazione e le relazioni finali necessarie.
La Valutazione di Impatto Ambientale (artt. 23-25 del D.Lgs. 152/2006) è una procedura che ha lo scopo di individuare, descrivere e valutare, in via preventiva alla realizzazione delle opere, gli effetti sull’ambiente, sulla salute ed sul benessere umano di determinati progetti pubblici o privati, nonché di identificare le misure atte a prevenire, eliminare o rendere minimi gli impatti negativi sull’ambiente, prima che questi si verifichino effettivamente.
A tal fine la VIA analizza e quantifica tutti i possibili impatti derivanti dalla realizzazione del progetto e ne valuta gli effetti sulle componenti ambientali.
La finalità generale della VIA è quella di assicurare che l’opera in progetto sia compatibile con le condizioni di uno sviluppo sostenibile, e quindi nel rispetto delle capacità rigenerative degli ecosistemi e delle risorse.
La verifica di assoggettabilità o screening (art. 20 del D.Lgs. 152/06) è la procedura che deve essere attivata per “valutare, ove previsto, se progetti possono avere un impatto significativo e negativo sull’ambiente” e devono essere sottoposti alla fase di VIA. Essa rappresenta quindi una fase propedeutica alla VIA vera e propria.
La VAS è un processo sistematico che, a differenza della VIA, non si applica ai singoli progetti ma viene applicato a piani e programmi che possono avere impatti significativi sull'ambiente affinché le relative scelte garantiscano un elevato livello di protezione dell’ambiente e contribuiscano alle condizioni per uno sviluppo sostenibile.
La VAS ha l’obiettivo di valutare i possibili effetti ambientali di politiche, piani e programmi (comprese le loro varianti), nazionali, regionali e locali, durante la fase della loro elaborazione, prima cioè che vengano approvati. In tal senso la VAS consente di intervenire a monte sulle possibili scelte di piano, orientandole verso la sostenibilità.
Per procedura di Verifica di assoggettabilità a V.A.S. si intende il processo attivato allo scopo di valutare se un piano o programma o una sua modifica possa avere effetti significativi sull'ambiente e quindi debba essere assoggettato alla valutazione ambientale.
Lo svolgimento della procedura di Valutazione di Incidenza è previsto dall’art. 6 della Direttiva 92/42/CEE e dall’art. 5 del D.P.R. 357/97.
La VIC è finalizzata a tutelare i siti appartenenti alla Rete Natura 2000 da possibili perturbazioni esterne negative: ad essa sono sottoposti tutti i piani o progetti che possono avere incidenze significative sui siti di Rete Natura 2000.
La Valutazione di Incidenza si applica sia ai piani ed ai progetti di interventi che ricadono all'interno dei Siti Natura 2000 (o in siti proposti per diventarlo), sia a quelli che, pur sviluppandosi all'esterno, possono comportare ripercussioni sullo stato di conservazione dei valori naturalistici tutelati con la rete ecologica europea.
L’AIA è il provvedimento con cui viene autorizzato l’esercizio di una installazione, in cui sono svolte una o più attività tra quelle riportate nell’allegato VIII (AIA di competenza regionale) e nell’allegato XII (AIA di competenza statale) alla Parte II del D.Lgs. 152/06, in conformità ai requisiti di cui al Titolo III-bis della Parte II medesima.
L’A.I.A. persegue l’obiettivo di assicurare un elevato livello di protezione dell’ambiente nel suo complesso e a tal fine prevede misure per evitare, ove possibile, o ridurre le emissioni nell'aria, nell'acqua e nel suolo, ovvero ridurre la produzione di rifiuti, individuate sulla base delle Migliori Tecniche Disponibili (Best Availables Technologies – BAT).
L’AUA è un provvedimento abilitativo unico che sostituisce e riunisce in un’unica autorizzazione più comunicazioni e autorizzazioni in materia ambientale, quali:
- autorizzazione agli scarichi
- comunicazione preventiva per l’utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento, delle acque di vegetazione dei frantoi oleari e delle acque reflue provenienti dalle aziende ivi previste
- autorizzazione alle emissioni in atmosfera
- autorizzazione generale
- comunicazione o nulla osta di cui all’articolo 8, commi 4 o comma 6, della legge n. 447 del 26/10/1995
- autorizzazione all’utilizzo dei fanghi derivanti dal processo di depurazione in agricoltura
- comunicazioni in materia di rifiuti.